A chi incontra Chino Amobi per la prima volta è giusto ricordare che il co-fondatore della rete di artisti NON Worldwide è da sempre impegnato a unire elettronica sperimentale, teoria e tematiche sociali. Non si tratta dell’ennesima svolta politica post-Trump, per intenderci, per quanto lo status quo sembri aver ulteriormente radicalizzato l’immaginario di Amobi & co. PARADISO, di fatto, è il disco infernale per antonomasia. Amobi e i tanti artisti legati al collettivo, qui presenti in veste di co-autori, co-produttori e vocalist (Rabit, il duo queer sudafricano Faka, la modella trans Aurel Haize Odogbo, Nkisi tra gli altri) si ispirano a uno spirito di opposizione di matrice modernista: NON non cerca il compromesso, guarda con sospetto all’ironia e rifiuta categoricamente rappresentazioni egemoniche di etnia, sessualità o appartenenza geografica. PARADISO, pertanto, è un ascolto violento, incandescente, un’ora piena di rumorosi beat, spari, sirene e catastrofiche giustapposizioni di genere. Poemi narrati dall’oltretomba, ammonizioni e lamenti sono incastonati tra un’esplosione e l’altra. Elysia Crampton, il cui zampino compare anche nella micidiale Negative Fire III, apre le danze recitando una versione riadattata di The City in the Sea di E. A. Poe. Fatta eccezione per Blood Of The Covenant e il relativo ammorbidirsi del disco nelle ultime tracce, il primo LP di Amobi lascia per strada gli accenni ambient di alcuni lavori del passato e mette in risalto la simbiosi tra industrial e grime. Uno dei punti di forza è l’accostarsi di dettagli improvvisi, acusmatici, all’’insistenza “punitiva” delle parti più ritmiche: “Welcome to Paradiso!You are listening to NON Worldwide Radio”, sbraita una DJ a più riprese. Eigengrau unisce al caustico rap di Embaci un recitato à la Waking The Witch di Kate Bush. Dixie Shrine accenna all’RnB e si trasforma in new wave. Non è musica da playlist o da godimento, questa. Nel voler essere presa sul serio, confida nella vostra tenacia.
Vote: 8.5
Published on Il Mucchio Selvaggio n.755 / June 2017 (print, digital and online)